Maltempo. Catania, voli dirottati e cancellati per forte vento, straripa fiume a Siracusa

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L’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini registra voli dirottati e cancellati e consistenti ritardi. Non sono stati effettuati decolli dopo la mezzanotte, mentre uno solo, al momento, è il volo atterrato: l’Istanbul-Catania della Turkish Airlines che è arrivato alle 08:29.

La SAC informa cheil traffico aereo programmato su Catania Fontanarossa nella giornata odierna subirà variazioni a causa del persistere delle gravi condizioni meteo avverse. I passeggeri in partenza sono invitati a contattare le rispettive compagnie aree prima di recarsi in aeroporto, per ricevere aggiornamenti sullo stato del proprio volo“. Secondo la pagina Facebook “Sicilia in volo“, “oggi Catania si sveglia con un solo aeromobile a terra, un Wizzair atterrato da 13 ore mentre tutti quelli che avrebbero dovuto fare rientro in base nella notte per ripartire stamattina sono stati, dalla tarda serata di ieri, dirottati in altri scali“.

Un fortissimo vento sta soffiando dalla giornata di ieri sul capoluogo etneo Catania, dove piove ininterrottamente di 24 ore.

Da ieri sera i vigili del fuoco hanno effettuato 44 interventi a seguito dei danni provocati dalla bufera: alberi e pali pericolanti.

Le condizioni meteo su Catania, dove per il secondo giorno consecutivo è scattata l’allerta rossa, con scuole e università chiuse, dovrebbero migliorare nel corso della nottata.

Allarme Coldiretti, ‘in Sicilia aziende isolate e strade impercorribili’

E’ soprattutto nel ragusano che le aziende agricole fanno i conti con l’ondata di maltempo che sta investendo la Sicilia. A lanciare l’allarme è Coldiretti. “Le aziende agricole sono isolate perché la pioggia, che dura ormai da 36 ore, e la neve impedisce di raggiungerle – afferma – In particolare sono impercorribili le strade che collegano Comiso-Chiaramonte Gulfi, nel ragusano, e anche nella zona di Lentini (Siracusa), ma in generale n tutta l’isola, i terreni sono allagati”.

Coldiretti sta monitorando la situazione in tutte la Sicilia dove, evidenzia, “i danni alle strutture e alle produzioni aumentano di ora in ora”. Nel ragusano si fa i conti con i danni le serre, si temono le esondazioni dei torrenti e nel catanese è impossibile sia raccogliere che inviare gli agrumi. Ad aggravare la situazione nella provincia etnea è la mancanza di corrente elettrica. Ad Acate, contrada Bidini, è esondato il fiume Dirillo e nelle zone montane la neve sta provocando danni alle stalle.

Siracusa: famiglie sfollate e strade allagate, preoccupazione per il fiume Anapo

Siracusa fa i conti con il nubifragio che da quasi 48 ore si abbate sulla città e che, secondo le previsioni, dovrebbe peggiorare a causa del forte vente. Le squadre della Protezione civile comunale e le pattuglie della polizia municipale hanno lavorato ininterrottamente tutta la notte e continuano ad operare per fare fronte alle conseguenze del maltempo. Decine le persone sfollate che sono state portate alla palestra Akradina o all’assessorato alle Politiche sociali e da qui smistate in altre strutture. Le situazioni peggiori, a causa degli allagamenti, si sono registrate nelle zone di Spinagallo e Mottava dove i volontari, coordinati dal Coc, hanno portato in salvo famiglie che hanno abbandonato le abitazioni e persone bloccate in auto mentre tentavano di raggiungere le proprie case o i posti di lavoro. Allagato anche un agriturismo non distante dalla Fonte Ciane.

Preoccupa la situazione del fiume Anapo che è straripato all’altezza del Ponte Capocorso e in altri punti. Il sindaco Francesco Italia ha rinnovato l’invito alla cittadinanza a restare in casa ed evitare gli spostamenti. Diversi gli alberi caduti e situazioni di pericolo sono state create da tabelloni pubblicitari, pali della luce, contenitori di rifiuti e di abiti, oltre che dalle attrezzature e dalle transenne che delimitano i cantieri edili, divelte e spostate dal vento. Danneggiato il muro di Villa Reimann e quello del parcheggio Von Platen e problemi sono stati segnalati alle case popolari di via Algeri.

Le forti piogge hanno provocato lo straripamento del fiume San Leonardoe la conseguente chiusura della strada statale 194 ‘Ragusana’, dal km 11,300 al km 11,500, a Carlentini. Il personale di Anas è sul posto per gestire la viabilità e ripristinare la circolazione nel più breve tempo possibile.

Schifani incontra prefetti Sicilia, “danni notevoli a infrastrutture”

Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha incontrato, in video collegamenti, i prefetti dell’isola per fare il punto sui danni provocati dal maltempo che da ieri imperversa sulla Sicilia e, in particolare, la zona del sud-est. Presente anche che il capo della Protezione civile della presidenza della Regione Salvo Cocina, per il quale il governatore ha annunciato la riconferma alla guida del dipartimento anche per i prossimi anni.

“La Protezione civile regionale rappresenta un fiore all’occhiello della nostra amministrazione e anche in quest’occasione sta dimostrando competenze e abnegazione. Per questo motivo voglio ringraziare tutto il personale del dipartimento e i volontari impegnati quotidianamente nei servizi di assistenza alla popolazione – ha detto Schifani – Ho voluto sentire direttamente dai prefetti e dai responsabili provinciali di Protezione civile qual è la situazione attuale nei vari territori. Ho chiesto loro un continuo monitoraggio delle aree di crisi e mi ha tranquillizzato il fatto che al momento non ci sarebbero pericoli per le persone, ma solamente danni, notevoli, alle infrastrutture”.

AGGIORNAMENTO

Siracusa, quaranta persone evacuate da Protezione civile. Il Comune ha prenotato 50 posti letto – Assessore Carbone, ‘macchina sta funzionando molto bene’

Sono circa quaranta le persone evacuate dalle proprie case dalla Protezione civile a causa del maltempo che imperversa su Siracusa. Assistite dalla Croce Rossa nei locali dell’assessorato comunale alle Politiche sociali, sono state rifocillate e controllate dal personale sanitario. La maggior parte di loro ha preferito trovare soluzioni alternative agli alloggi predisposti dal Comune, andando in albergo o da amici e parenti.

“L’amministrazione comunale – afferma l’assessore alle Politiche sociali Concetta Carbone – ha prenotato 50 posti letto presso strutture ricettive cittadine, ma al momento solo 3 persone hanno scelto questa soluzione. I locali dell’assessorato sono stati individuati come centro di prima accoglienza: è qui che i volontari delle associazioni, coordinate dal Coc, portano le persone messe in salvo durante queste ore. La macchina organizzativa e di solidarietà sta funzionando molto bene e di questo vanno ringraziati quanti, a vario titolo e con ruoli e responsabilità diverse, lo stanno permettendo”.

Problemi e pericoli causati dal maltempo a Catania, l’allarme lanciato dal comitato Romolo Murri

L’ondata di maltempo e le raffiche di forte vento non sono ancora finite ma già da ora a Catania si registra un vero e proprio bollettino di guerra. Buche, cartelloni pubblicitari abbattuti, grossi rami in mezzo alle strade e disagi a non finire.

Il Comitato Romolo Murri, attraverso il suo presidente Vincenzo Parisi, chiede che, una volta passata l’emergenza, la questione prevenzione sia affrontata subito. Chiudere le scuole non basta perché comunque, ogni giorno, a Catania il popolo dei pendolari si mette in strada per andare in ufficio o alzare la saracinesca del negozio. Il problema dei danni causati dal maltempo non lo scopriamo certo oggi.  Il tempo ormai è cambiato, bisogna farsene una ragione, ma al contrario resta immutato l’immobilismo delle istituzioni competenti. Bisogna attivare un piano di lavoro che preveda la messa in sicurezza pure degli alti alberi presenti in strade strategiche per la viabilità etnea come il Corso Italia o il viale Vittorio Veneto. Accanto a questo occorre eliminare le spaventose voragini che stanno spuntando sulla circonvallazione e in tante strade. E ancora, impedire che cartelloni pubblicitari e pannelli possano staccarsi e finire sui marciapiedi e in piena carreggiata. Evidentemente l’esperienza degli anni precedenti non è servita assolutamente a nulla. Bisogna mettere sul tavolo della conferenza dei servizi proposte serie e concrete. Adesso.

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